08. Sono stata la vittima del mobbing

Questa è una descrizione della mia esperienza con il mobbing- il fenomeno delle molestie psicologiche nel posto di lavoro. Ho vissuto mobbing nel 1999-2001, lavorando in una delle più grandi banche. Le attività di mobbing dirette contro la mia persona sono durate per sedici mesi. Dopo che erano finite, ho contunuato a lavorare nella stessa azienda. In questo periodo nell’ufficio sono accaduti altri dramatici avvenimienti, che erano la diretta conseguenza del mobbing. A quel tempo non sapevo ancora che i comportamenti verso me sono tipici del fenomeno degli abusi psicoloici dei lavoratori- chiamoato il mobbing. Perché in Polonia non c’era nessun informazione su questa patologia.

A metà del 2001 avevo trovato in uno dei siti web svedesi, una pubblicazione sul fenomeno del mobbing e le attività del professor Heinz Leymann. Ho notato che sia descritte le esperienze di persone danneggiate che gli effetti delle azioni di mobbing sono simili a quelle sperimentate da me personalmente.

Da quel momento ho cominciato ad interessarmi al problema del mobbing sul posto di lavoro. Sulla base di fonti disponibili, innanzitutto le pubblicazioni occidentali, ho confrontato le mie esperienze con i sintomi e le conseguenze del fenomeno di mobbing. A seguito, sono arrivata alla conclusione che per molti mesi sono stata vittima del mobbing e il testimone delle azioni di mobbing svolte contro altri miei colleghi.

E ‘passato molto tempo da quando ho lasciato l’azienda in cui ho vissuto il mobbing. Essendo mentalmente e fisicamente esaurita, ho preso la secisione di lasciare il lavoro nella banca. Mi sentivo come se il mio mondo “fosse attacato a un filo”. Dopo due anni vissuti con lo stress costante non ero adatta per qualsiasi lavoro e di vivere in un modo normale.

Gli anni passati erano un periodo di combattere malattie e disturbi. Il tempo con le difficoltà finanziarie e la mancanza di lavoro, ma anche il ritorno in salute e la forza. Attualmento vivo e lavoro in un modo normale. La mia salute è migliorata in modo significativo. Ho un lavoro e progressivamente le mie esperienze con il fenomeno di mobbbing finiscono di avere influsso sulla mia vita.

Avevo esitato a lungo prima che ho deciso di descrivere la mia esperienza con il mobbing. Perché si trattava di ritornare con i pensieri al periodo più tragico della mia vita e rivivere gli eventi dolorosi, riaprendo le ferite, e raccontare di quello che è stato molto difficile e doloroso. Tuttavia, in fondo sempre ero e sono sicura che come persona direttamente sperimentata dal mobbing, ho un dovere e un diritto morale di parlare del male, che è l’abuso psicologico nei luoghi di lavoro. Secondo me che non si può rimanere in silenzio contro le onde del male che porta il mobbing e dei suoi effetti devastanti della profonda infelicità, la sofferenza, il dolore, la disperazione, la malattia, vari disturbi, tra cui disturbi mentali e fisici, materiali e rovina finanziaria, e di altre conseguenze drammatiche.

Tutte le esperienze del mobbing sono svolte come inaspettata sorpresa nella mia vita. A quel tempo, stavo pensando al senso della mia sofferenza e la malattia. Perché ho provato così tanto dolore? Perché ho ​​sofferto gravi malattie e seri disturbi? Per lungo tempo non riuscivo a capire la natura e lo scopo della mia sofferenza. Mi sentivo impotente al male, il quale ho incontrato ogni giorno, e la dimensione dei disturbi che mi colpivano.

Dopo qualche anno, voglio sottolineare: solo alla luce della fede, siamo in grado di comprendere la natura della sofferenza sostenuta, allora sofferenza accettata con fede-ha un senso. Solo la fede può darci la forza di alzarsi dalle maggiori difficoltà. Il significato della mia sofferenza è il fatto che ora posso raccontare, come grande male è mobbing al posto di lavoro, e di come, grazie a Dio, sono tornata alla vita normale ed a lavorare.