09. Mobbing mi ha rovinato la salute

Fin dall’inizio mi preocupavo molto per avvenimenti quotidiane di lavoro ed ero costantemente nervosa a causa della situazione incerta. Dopo il ritorno a casa dall’ufficio vivevo sepre ancora in quello che era successo quel giorno a lavoro. In continuo riflettevo sulle parole e sui comportamenti delle persone che usavano il mobbing contro i dipendenti. I primi sintomi della malattia sono apparse già nei primi mesi del mio lavoro nel reparto di gestione delle risorse umane della banca.

All’inizio…

Per prima, c’era l’ansia. Andavo dormire, pensando con l’inquietudine il giorno dopo, e la mattina mi svegliavo con le contrazioni dello stomaco e sentivo la paura di andare in azienda. La sensazione dell’ ansia e di sconforto cresceva costantemente.

Ho iniziato ad avere difficoltà ad addormentarsi, e nel corso del tempo quasi sempre soffrivo di insonnia.

Ho perso l’appetito. Sempre più spesso ho cominciato a sentire fastidio allo stomaco che intensificava nelle situazioni particolarmente stressante per me come per esempio: la chiamata del capo e spiacevole conversazione con lui. Dopo ogni conversazione di questo tipo avevo dolori dello stomaco.

In un periodo relativamente breve ho cominciato a sentire la fatica fisica e debolezza. C’erano anche mal di testa e vertigini, che non li ho mai avuti.

Ogni giosrno sono stata accompagnata da tensione nervosa che soffocavo e che cercavo di non mostrarla al di fuori. E ‘stato l’inizio di nevrosi.

Ho cominciato ad avere problemi con le gambe e muscoli. Una volta dopo che ero scesa dall’autobus subito ho notato che qualcosa non andava con le mie gambe. Mi sentivo come se i miei muscoli fossero rigidi. Non riuscivo a muovermi per andare alla fermata del tram, dove ho avuto la coincidenza per andare al lavoro. Ho aspettato alcuni minuti prima che ero in grado di andare avanti normalmente. In seguito, più frequentemente ho notato sintomi simili.

L’altra volta mi quando correvo all’autobus, e poi in fretta volevo salire – sono caduta dalle scale. Ho sentito che le mie gambe erano flosce. Non avevo la forza di alzarmi. Finalmente una persona mi ha aiutato a rimettermi in piedi. Più tardi mi è successo un certo numero di fallimenti simili sulle scale di un autobus o un tram.

Tali eventi mi hanno portato ad un crescente timore di entrare in trasporto pubblico. Ho notato che rapidamente cresceva in me la tensione, quando arrivava il mio autobus o il tram. Rare volte ho potuto salire normalmene, e di solito ho dovuto attrarrmi con le mani.

Non sapevo cosa mi stava succedendo. Non riuscivo a capire come sia successo che ho paura di prendere l’autobus, dato che prima ho girato molto in Europa, e il viaggio in autobus e treno è stato per me il vero piacere. Inoltre, ero sempre stata considerata come la persona sana “come un pesce” e così ho domandato a me stessa: Che cosa mi è successo?

Successivamente…

Passando i mesi la mia preoccupazione che mi ha accompagnato dall’inizio del lavoro nel reparto di Gestione delle Risorse Umane è gradualmente trasformata nelle paure di vario tipo. Per primo ho cominciato ad avere paura di andare al lavoro e incontrarmi con i miei datori di lavoro (che usavano il mobbing).

Quando il dolore alle gambe è diventato più grave, avevo una paura di camminare e cadere sulla strada. Poi mi tremavano le gambe e non potevo stare in piedi. Quindi, di solito ho dovuto tenermi a qualcosa per evitare di cadere. Quando vuolevo muovermi di nuovo, le mie gambe erano pesanti e flosce come tronchi, le spostavo con grande difficoltà. Per me è stata una vera seccatura.

Nelle situazioni di questo tipo è apparso una nuova paura- paura dell’altre persone. Avevo paura di cadere in fronte alle altre persone che mi guardassero. Quando qualcuno stava vicino, la mia ansia cresceva, mi si piegavano le gambe e mi sentivo da svenire. Sono arrivata ​​al punto che preferivo camminrae al buio in modo che nessuno avrebbe potuto vedermi.

Nel corso del tempo…

Avevo sempre di più ossessive ansie. Ho cominciato ad avere paura di svolgere le normali attività quotidiane, per esempio: attraversare la strada, salire sul marciapiede o le scale, andare al negozio, ecc. L’ansia e la paura hanno ipossessato tutta la mia vita. Questo che succedeva era insopportabile.

Continui attaccchi dell l’ansia hanno completamente distrutto la mia pace e la mia vita. Mi sentivo sempre peggio, sia mentalmente che fisicamente.

Ci sono stati anche altri sintomi: forti dolori al collo e alla sciena, dolore toracico di varia gravità. Ogni giorno ero più debole fisicamente. E ‘stato un incubo!

Ero piena di risentimento e di amarezza, e quello che ho vissuto “ dentro” può essere chiamato “la tempesta di emozioni”. Mentre fuori, ho cercato di mantenere la calma e di essere cortese per i colleghi. In realtà, la mia capacità di resistenza nervosa si finiva lentamente. Mi sentivo come un palloncino gonfiato al limite, che-pieno di emozioni negative, tra cui il dolore e il senso di ingiustizia – con uno grande scoppio si rompe e cade a pezzi.

Purtroppo…

La mia salute ha comminciato influire sui miei effetti di lavorare. Non avevo l’entusiasmo iniziale e la gioia del cambiamento dell’ambiente. Lavoro non mi ha dato più soddisfazione. Attività quotidiane -che finora sono state una sfida, infatti, sono diventate solo un dovere necessario, che ho seguito con grande sforzo.

Nel corso del tempo, avevo più problemi con concentrazione. Ho anche scoperto che a poco a poco smetto di credere in te stessa, le mie capacità e le competenze. Ho iniziato a perdere l’autostima. In lavori precedenti ho creduto che ero in grado di fare qualcosa di importante e utile. Durante il periodo di impiego presso una Banca nel Reparto di Gestione delle Risorse Umane ho perso la fiduccia in se stessa.

Alla fine…

Dopo alcuni mesi di lavoro sotto stress, in termini di sovraccarico mentale e rischio di perdita del lavoro ho avuto le più gravi disturbi e malattie.

I timori hanno intensificato a tal punto che si può parlare di angoscia traumatica. Spesso, mi svegliavo di notte a causa di incubi.

Si sono Sviluppate gravi malattie fisiche. Ero accompagnata dalle frequenti blocchi delle reazioni fisiche, che hanno avuto posto inizialmente solo in situazioni stressanti. Più tardi qeldisturbo appariva e intensificava nel corso degli eventi ordinari nella vita in tutti i giorni. I sintomi apparivano ovunque – al lavoro, per strada o dovunque.

Sono aumentati problemi con i piedi, articolari delle gambe e muscolari. Avevo enormi problemi con camminare e non potevo più andare al lavoro in modo indipendente. Quasi ogni giorno ho dovuto usare un taxi, perché non ero in grado di andare a piedi o prendere l’autobus o il tram.

Non ero anche risparmiata dai sintomi neurologici: rigidità delle mani, palpebre cadenti, visione doppia, difficoltà nel parlare (parlare in modo offuscato, balbuzie), difficoltà a mangiare e deglutizione, rigidità della mascella.

I problemi di cuore intensificati. Prima della malattia raramente usavo l’ascensore nel blocco, salivo a piedi (anche con le spese pesanti) al sesto piano, dove vivevo allora. Dopo aumento dell’intensità dei sintomi, anche dopo aver passato pochi metri sulla strada sentivo forti palpitazioni e mancanza di respiro. In questo modo non potevo superare qualsiasi distanza senza fermarmi qualche volta per riposarmi.

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Gli eventi al lavoro mi hanno causato molte malattie e disturbi che, in un periodo relativamente breve hanno portato alla distruzione quasi totale del mio organismo.